La pelle...non solo un guscio


Buongiorno a tutte :)

oggi vorrei dedicarmi alla cosmesi naturale e per farlo vorrei dedicare un capitolo alla sua protagonista, ossia la Pelle.

Noi donne sappiamo quante tempo impieghiamo al giorno per la cura della nostra pelle, tra creme, maschere e make-up.

Quante volte siamo rimaste davanti allo scaffale del supermercato a leggere le etichette dei prodotti di bellezza, e capire se faccia o meno al caso nostro. Per capire meglio quali siano le nostre vere esigenze dobbiamo fare un passo indietro e soffermarci sull'argomento "pelle", sapere come è fatta  ci aiuta a trattarla meglio :)


pelle bellezza



Con i suoi quasi due metri quadri di superficie, è l’organo più esteso del corpo. La pelle forma un rivestimento flessibile e resistente che protegge i tessuti sottostanti, formando una barriera contro l’azione di intemperie e microrganismi patogeni.

 Ma la pelle non serve solo a proteggere; è un organo di senso che, con il tatto, ci permette di “leggere” l’ambiente circostante e di interagire con esso; regola la temperatura corporea con un vero e proprio sistema di raffreddamento ad acqua (la sudorazione); è un importante organo emuntore che, come il fegato, i reni e l’intestino, espelle dall’organismo grandi quantità di tossine e scarti metabolici; è una “fabbrica” di sostanze importantissime come la vitamina D e la melanina; è un organo di comunicazione, che con un complesso linguaggio fatto di messaggi olfattivi comunica agli altri se siamo stanchi o stressati, o se siamo dell’umore giusto per il corteggiamento.
È anche uno stupefacente zoo che ospita centinaia di specie diverse di “animali” (la microflora cutanea), alcuni utilissimi e altri un po’ fastidiosi.
 È per questo che va trattata con cura, evitando di “stressarla” con lavaggi troppo energici o di
“verniciarla” con sostanze che le impediscano di funzionare a dovere. Una pelle sana e ben trattata è naturalmente morbida, liscia, idratata, non unta; si mantiene pulita a lungo e non emana odori sgradevoli.


Lo strato corneo
Lo strato più esterno della pelle si chiama strato corneo, ha una struttura a lamelle o “squame” ed è formato da cellule cheratinizzate, ovvero trasformate fino a diventare un ammasso di cheratina; una proteina dalla consistenza molto dura, capace di formare strutture fibrose resistenti; anche le unghie, i peli e i capelli devono alla cheratina la loro struttura. Le lamelle cornee della pelle aderiscono le une alle altre grazie a un “cemento” formato da molte sostanze diverse: il Mantello Acido Idrolipidico (MAI). Il MAI è composto di una parte grassa, rappresentata dal sebo prodotto dalle ghiandole sebacee, e da una parte acquosa denominata Fattore di Idratazione Naturale (in inglese: Natural Moisturizing Factor o NMF). Il MAI ha diverse funzioni: oltre a tenere insieme le lamelle cornee, rendendo così la pelle resistente ma anche flessibile ed elastica, forma uno strato superficiale protettivo che funziona da barriera antidisidratazione e idrorepellente.
Il MAI cioè ostacola la perdita di acqua dalla pelle, e allo stesso tempo la rende pressoché impermeabile all’acqua (cosa molto utile quando non esistevano ombrelli e impermeabili...).

 Nutrire e idratare

Alcune creme idratanti sono formulate con il sistema dei liposomi: si tratta di microscopiche “sferette” formate da un guscio di sostanza grassa che contiene un composto acquoso; i liposomi vengono “riconosciuti” come sostanza grassa, passano la barriera del MAI e raggiungono la base dello strato corneo, dove vengono disintegrati dagli enzimi e rilasciano, oltre alla componente grassa, anche le sostanze acquose. Un sistema di liposomi come quello che abbiamo appena descritto, o sistemi analoghi come fitosomi o nanosomi, non sono però sufficienti a restituire alla pelle l’acqua di cui ha bisognose, se non in minima parte.
Molte creme idratanti funzionano in realtà come anti-disidratanti, formando un velo idrorepellente che si distribuisce sulla pelle “rinforzando” la funzione del MAI e ostacolando la perdita di acqua; a questo scopo si usano sostanze filmogene, cioè capaci di formare un “velo” uniforme sulla pelle, come la vaselina (che però tende a essere occlusiva, cioè aostruire i pori), i grassi di vario tipo, la cera d’api e molte altre sostanze di origine vegetale o sintetica. Le creme idratanti generalmente contengono anche sostanze acquose destinate a “reintegrare” l’NMF. La componente acquosa della pelle è indispensabile per garantire turgore, morbidezza, resistenza ed elasticità: una pelle non idratata può diventare ruvida, fragile, rilassata e tendente alla rugosità. In realtà l’acqua cutanea e l’NMF vengono forniti continuamente alla pelle dall’organismo, con meccanismi che ovviamente funzionano meglio se tutto il metabolismo funziona come si deve; se l’alimentazione è squilibrata, se ad esempio non si beve abbastanza acqua, anche l’idratazione cutanea può risentirne. Ma una delle cause più comuni di disidratazione sono i lavaggi troppo drastici e troppo frequenti, che rimuovono una gran parte del MAI senza dare alla pelle il tempo di ricostruirlo.

Se sei acida ti difendi meglio


La pelle è leggermente acida, con un pH (grado di acidità) pari in media a 5,5. L’acidità della pelle ha diverse funzioni: mantiene la durezza della cheratina; inibisce la crescita di funghi e di batteri patogeni; contrasta i processi di ossidazione.
In alcune parti del corpo, come le zone intime, l’acidità è ancora maggiore, per garantire una protezione migliore dalle infezioni. La microflora cutanea, composta da tanti microrganismi diversi (funghi, batteri, lieviti...), ha una funzione di mediazione tra l’organismo e il mondo esterno; ad esempio, quando si mette una crema, questa viene “digerita” ed elaborata dalla microflora prima di penetrare.

È quindi molto importante rispettare l’equilibrio naturale dei microrganismi, e l’acidità è un fattore fondamentale per conservare questo equilibrio. In linea di massima i prodotti cosmetici dovrebbero avere un pH isoepidermico, ovvero simile a quello della pelle, cioè acido (il valore medio è intorno
a 5,5); un prodotto a pH neutro, cioè uguale a 7, è già troppo basico o meglio non abbastanza acido.

 Radicali liberi, i nemici della giovinezza
Per mantenere efficiente la pelle non basta agire però dall’esterno con i cosmetici: è necessario tenere sotto controllo vari fattori che possono danneggiarla e farla invecchiare rapidamente.

I radicali liberi sono tra i più potenti nemici della pelle. Si tratta di sostanze fortemente reattive, piccole “bombe biologiche” che, danneggiando le funzioni cellulari con reazioni ossidative, accelerano i processi di invecchiamento dei tessuti portando alla formazione precoce di rughe, perdita di elasticità cutanea e ad altre alterazioni dell’aspetto della pelle. I radicali liberi si formano in notevoli quantità quando l’organismo è sottoposto a stress di diversa natura.
Il fumo, la cattiva alimentazione, l’eccessiva esposizione al sole, lo smog, il contatto con sostanze nocive, la mancanza di esercizio fisico, il superlavoro, gli stress emotivi, la mancanza di riposo: sono tutti fattori che possono influire pesantemente sulla salute e quindi sull’aspetto della persona.
Ma i danni provocati dai radicali liberi non si limitano all’aspetto esteriore: queste sostanze aumentano il rischio di contrarre infezioni, infiammazioni, malattie cardiovascolari, tumori e una lunga serie di altre patologie. Per combattere i radicali liberi è importante un’alimentazione ricca di sostanze antiossidanti, capaci cioè di proteggere l’organismo dai processi di ossidazione che danneggiano i tessuti. Anche il riposo è fondamentale: una famosa attrice francese sostiene che per essere belli è necessario dormire almeno dieci ore al giorno... in realtà non tutti hanno le stesse esigenze in fatto di sonno, ma è comunque importante cercare di dormire e di riposare il più possibile, per permettere all’organismo di attivare quei meccanismi di autodepurazione e autorigenerazione che si esplicano durante il sonno.

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